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Mandragora - Impiccatosi il volere altrui

by Nabla

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1.
Anima umana inala aria putrescente, nube tumorale scende ratta pre-impatto imminente; la mente indaga, velo di Maya, piaga nascente, latente vaga in iride cupa fissante il niente. Carpenteria ante-litteram razionalità dissipa, stilettate al ventre post lobotomia pedissequa, muta intrinseca morbosa indole solipsistica, deforma azione-reazione in anti-casistica. Monaci in disagio, sudici giudici in acido, placido lago in prima luce porta piaga in abito-membrana-cute. Rancido vagito alito: vento di suicidi, cuciti cappi su albero. Luoghi lugubri, stelle e letti in lamiera, empatia endovena, carne sbrana carne a mo' di famelica tenia. Suona anatemica nenia, celebra cancrena. In notte buia cielo verde al neon rasserena. Compartimenti ermetici, pareti, crepe cremisi, psiche intrappolata in cluster stagni concentrici, traumi fonetici, colpi al corpo congeniti. Il tutto scorre muto lungo pergolati in eternit.
2.
eNosferato Stelle buie. Dai luoghi più fetusi Iside indossa velo d’intransigenza, disumana resistenza energia dissipa la mole ornata di finissima ragione olistica ante litteram, sui vari piani essenziali sovradimensionali dell’eclettica, smista logica algoritmica danzando sulla melodia del cosmo. Caos binario post Genesi brancola e bracco la branchia di una gaia scienza lost in space. Tra sconosciuti “Nice to meet you, guys!” Come goonies pubici limiti e fremiti, amplessi sinergici e passi alchemici lega ciclopi a ghiandole pianeali alzando gli occhi al cielo nero. Bismillah ar-Raman ar-Rahim imploro il vero! rit x2 Nella cupola cupa la lupa chiede di Venere, alza le palpebre e vedi che l’avida sete saziata da Satana imprime su cresime. Pericle imprime nome su ostrakon di costellazioni primordiali in etere d’ebano. Nabla Zero corrente Cyberpunk, qua tutto è più che reale: solo sentimenti spam, la solitudine è normale. Accerchiati da banner, assuefatti dal banale, osservati dagli scanner, colpi al lobo occipitale. Noi dediti a legami mesmerici, inscindibili dai medici. Morbi fittizi: zitti e credeteci. Vendesi varia e vasta gamma di anestetici, tremiti e bulbi oculari color cremisi. Notte buia con cieli neri, mostri i falsi e celi i veri mostri nascosti tra i più reconditi pensieri, è una continua lotta con se stessi in cui il tutto sta nell'abituare la vista a sta maledetta oscurità. Cerco corpi celesti e la nostra gemella Venere, organismo nell'oblio che marcisce nell'incedere: Fuggire da accecante luce fredda bianco cenere e ricercare l'amore nel tepore delle tenebre. Rit. Luci al neon, uomini impazziti e istinti biechi non vedono le stelle, prodotti dai volti ciechi.
3.
Lucide nubi nocive offuscano vista di spettro, dilaniando il tempo ed il presente in ogni suo concetto. Ricordi sincopati incontrano disdetta e mentono nell'esatto istante, genufletto mente e attendo. Su vetri infranti, scalzo, non riesco a tangere il varco; mescere opportunamente viscere con alcool. Mente secreziona flash tutt'altro che random, seleziona immagini in dolce mare di malto. Gocce blu cobalto umettano orbita lasciva, lingua sciacqua con ptialina lacrime d'emoglobina; nobile lama affila anima di paraffina, lamina la muta stasi mentre sinapsi sublima, collima la tristissima tela che tocca tessere in stronzate ridondanti, con compresse di malessere. Il me in sere nere e tenebre poetesse tessono sensazioni pompanti velenoso nettare. Venti sigarette ammettono nevrosi ed ansia, sguardi latitanti e sorrisi di circostanza; mesti caduchi gesti restano connessi in flussi elicoidali, paralleli, senza mai lambirsi i nessi. Estroversi corpi assenti naviganti tra gli stenti annichiliscono se stessi per tragicità di eventi, estromessi i sentimenti, posti in fondo a scrigni argentei, celebranti il rito di mortalità di affetti algenti. Crisma: etilismo molesto ad ampio raggio, incrina coste nell'abbraccio porto in un incauto viaggio. Scura sagoma all'addiaccio pulsante amore ed astio. Cazzo, sarà la confusione il mio epitaffio.
4.
eNosferato Piovre sul marmo dell'are. La Luna sorse ad incantare tra i vapori notturni nebule e veli in peplo ricoperte le Pleiadi, timida intimità. Negli arrivi trenodiando un senso di sacralità. Vergini accorsero con corone d'edera all'arida valle, poi fanciulli in tunica, gli astanti, eccetera. L'anziana guida a dieci passi dai monoliti organici greci vide l'emanazione fatta carne d'Apollo con tirsi e fregi. La lira risuonò nell'esultanza e nel fragore d'occhi adepti lineamenti perfetti nel profferire l'eloquenza, fiume di luce. Orecchie tese alla corrente fino all'invito di un grido, pioggia solare sui volti tesi, l'abbandono rapido d'abiti dai movimenti vaghi, in su la valle ne risplende: è l'Evohè! Suono sacro sia seminato nell'Eunoè. rit. x2 Draconiana danza imprime il Male dell’umanità, Adrammalech sussurra il vero nell’oscurità. Animo-Serramanico in atarassico panico rigetta la sua essenza eiaculando in aramaico. Nabla Agonizzante vespro per l'adepto dell'inverso, resto immerso nello stesso stress per ere compresso. Perirei depresso non avessi alcool e note, mi appropinquo al presbiterio, salutando il sacerdote. Dissigillati gli obelischi, mescita di sidri lisci, fluidi in flussi fluttuanti in versi densi come whiskey. Percepisci i rischi del lenire sensazioni viscide; oscuro ego ammonisce: Sacrificio di viscere. Bevo nettare nero o verde, trasparente, per non perdere raggio lunare che riflette; deflette mente mentre siero scende per partenza d'armonica danza che il tutto comprende. Vuotando calici più o meno grandi in tempi più o meno distanti giungon’ demoni in ascesa con abbracci caldi. Tremore di pareti mostra l'iride contusa, si scioglie il sodalizio per cerimonia conclusa. Deflagro e inalo incenso per ovviar sapore intenso. Paranoie verso le tenebre, emano fumo denso. Urino su nidi di male, evoco rogo di Salem: ferite con sale per malessere che assale. rit. x2 Daretta Con tetri riti, miti e falsità di idoli uccido per perverso verso immerso in sorso buono d’acido. Tredici tavole in smeraldo e il vento come araldo, estraggo e leggo il buio da un umano ancora caldo, ancora in vita, invito al vuoto come forma il tempo fermo, fermentando voce e verbo con sapore a torba. In cupo simposio invado elisio, bevo scuro infuso, vomito un’offesa, sto piegando un’altra frase. Invoco pioggia e nebbie, rime sono sabbie chiare del pianeta Arrakis. Welcome to my abyss, Brain Star Solaris, elimina lo scempio, ampio esempio compio musa e musica nel tempio. In trio creo criogenesi di oblio grigio, brucio Sutra scritti su fogli bianchi ora bevi di mandragora, un egregora ti logora con sangue d’angeli, macchio vangeli, ti congeli. Spiriti che danzano per te sotto la luna ti staranno sempre sopra mentre il fuoco ti ricopre; Etilica moonshiner cottura in alambicco, con fluido flow di floripondio sputo odio d’indio. Annaffio il bulbo nero con le lacrime di psiche, psicosi chiusa nel mio cranio, no non chiede venia. In pura nenia ipnotica ti mastica l’estetica, dunque ormai lo sai che la tua fine non è l’unica. rit.x2
5.
Aggressivi impulsi lambiscono menti agenti in un susseguirsi di macabri gesti non violenti; parossistico esporsi di interiorità dolenti: dolo d'emblema di merda negli atteggiamenti. Tesso trame di catrame tra me e te, hermitiane morte empatie in ossidiana con colpi di lame. Mondo cane umano infame "ti fo' un purè di pare" cit. Da-retta a chi ti caga fino a che il tuo tempo scade. Serate ingrate nate in state of mind Serenase, occhi spenti per deambulazione controfase. Chinese roulette: delusioni senza troppe pause. Intervallando rum, camel blu-spada laser. Specchi per le allodole, lodevoli demoni egemoni, mostruosi esseri occultanti i termini, contatti theremin in melma densa; losca cupa congrega che contesta la sua stessa essenza. Humana resta social depressa, compressa nel belare dietro panche in una messa, perplessa nella ressa la calca mette pressa, manifestazione d'impudica sensazione stressa. Trasudo un "vaffanculo" con stessa stazza di sumo, presumo il male risieda nelle sostanze che assumo... mi sa di no! Libri di Asimov, Huxley ed Adams mi fan da scudo in plexiglas da progenie di Baal. Sacra sincope per oscura tratta di Graal. Dilanio vorace bestia bugblatta di Traal. Moto Improbabilità, mutando ogni perchè, inverto il concetto di causa-effetto di Fourier. Aracnidi filantropi in un'amorosa lotta, vittime di gravità, su muta tela in coppia, scoppia l'aggressività, mutua carnalità: contatti di cute ad ogni istante che rintocca. Monito dal coito, cupo mondo resta attonito; cotanta mestizia qui è eclissata più del solito. Luce fioca affievolisce in fluido tutto cioè che è solido, prodiga di ombre in fondo ad un paesaggio alcolico.
6.
Nabla Tutti contro tutti in un'orgia macabra d'amore ed odio, sodalizio umano acquista forma in sadico simposio. Dal palazzo d'Avorio brillano teste di cuoio, ci si spinge vicendevolmente in fondo al mattatoio. Sto contesto non lascia spazio al rimorso: scontro corpo a corpo apoteosi del rapporto. Continua a correre o sei già morto, stolto, lascia indietro al suo triste destino tuo fratello sordo e storpio. Lame infilate dentro il collo, sangue che schizza sul volto, lo sconvolto osserva assorto assimilando un altro colpo. Accorto, avvolto da rancori metamerici, bocche sorridenti ma gli sguardi son famelici: cannibali amorfi figli del vicodin, formicolii saziati con strazi e stupri nei vicoli. Personalità in coma agonizzante nell'alcova, porta a termine il mero massacro prima che il collare esploda. Ran Siamo mimesi di mimesi in alter ego nemesi, lividi su visi simili, litigi ciclici, limiti minimi tra ibridi cinici, gicanti e cimici: Barfly, già sai, maniche su, Mark Lenders, nello stesso acquario "betta splendens": pesci da combattimento, ognuno cerca di uccidere gli altri e il suo riflesso nello specchio. In pace mai, armati e vai, Dio è Kitano, guarda lo sterminio del suo gregge. Tutti contro tutti se non esiste legge, "bellum omnium contra omnes" Hobbes; rifiuto l'idea di stato di natura di Rousseau è "homo homini lupus" sul mio eremo, Ecate avanza nel vento e il tuo migliore amico ti uccide se può, per noi non suona la lira di Erato. "Eloì, Eloì" Cristo tuo padre non ti ascolta, non pensare a noi, scendi dal Golgota e prendi il treno per Sodoma; blasfemia o eresia non credo sia una questione di credo, questa è sopravvivenza: unica legge del figlio reietto di Sparta abbandonato ancora in fasce sul monte Taigeto.
7.
Anima umana inala aria putrescente, nube tumorale scende ratta pre-impatto imminente; la mente indaga, velo di Maya, piaga nascente, latente vaga in iride cupa fissante il niente. Carpenteria ante-litteram razionalità dissipa, stilettate al ventre post lobotomia pedissequa, muta intrinseca morbosa indole solipsistica, deforma azione-reazione in anti-casistica. Monaci in disagio, sudici giudici in acido, placido lago in prima luce porta piaga in abito-membrana-cute. Rancido vagito alito: vento di suicidi, cuciti cappi su albero. Luoghi lugubri, stelle e letti in lamiera, empatia endovena, carne sbrana carne a mo' di famelica tenia. Suona anatemica nenia, celebra cancrena. In notte buia cielo verde al neon rasserena. Compartimenti ermetici, pareti, crepe cremisi, psiche intrappolata in cluster stagni concentrici, traumi fonetici, colpi al corpo congeniti. Il tutto scorre muto lungo pergolati in eternit.
8.
eNosferato Candore emanazione di un silenzio azzurro, esalazione di profumi primaverili, Canti di Beati, sospese aquile in aria - la mia Meta - sfiorando corde di cetra immaginaria. Aironi ed albatri dal cielo ai baratri. (Confini più che sottili...) Ingoio l'ansia e perdo chili. Trivium labile, sandali e saio o karategi. Deus ex Anima su lama di katana. Spirito fero. Reportage dal bosco mesto. Musico e mescolo l'idea che siamo nuvole turbate in uno sporco cielo di febbraio. Cranio sotto quattro assi di un camion. Vanagloria, parole che non comprendo, è un cicaleccio che riverbera e ricamo il tempo su corteccia d'albero della mia vita: l'Ulivo. Io dai miei avi ho appreso questo e chi lo scorda adesso!?! Da dove vieni non importa, è a cosa tendi. Il cielo cola come infusi d'aloe. Tavole che antiche vanno rotte. Prega il Dio ch'è in te e t'intende. rit. x2 Non cercarti fuori. Deserti cupi illumini dentro nebula cremisi. Notte paranoica laccata di luccichii. Enfiate palpebre si adombrano celando ciò che è solo, celebrando nozze chimiche s'incontrano. Nabla Vaganti mine esplodono in un taciturno prato, petalo d'amore che si posa su suolo asfaltato, un non-futuro avvelenato con infuso di nitrato proprio mentre il fiore del presente sbocciava rosato. L'adesso è un intenso sguardo terso e perso verso l'essere complesso del convivere più denso. Il tempo passa all'inverso ed io disperso nell'immenso, come immerso in armonico suono di flauto traverso. Stesso compromesso compresso nella stasi del prima spesso declina la vita in penetrante brina; mente che mira alla verità in favella ermetica mentre perdo i sensi scaldato da luce gelida. Concentrica circonferenza per danza di masse muta punti di vista e radianti della parallasse; fronde che accarezzano visi e gialle calendole per eterno sposalizio di mutevoli molecole. rit. x2
9.
10.
Lucide nubi nocive offuscano vista di spettro, dilaniando il tempo ed il presente in ogni suo concetto. Ricordi sincopati incontrano disdetta e mentono nell'esatto istante, genufletto mente e attendo. Su vetri infranti, scalzo, non riesco a tangere il varco; mescere opportunamente viscere con alcool. Mente secreziona flash tutt'altro che random, seleziona immagini in dolce mare di malto. Gocce blu cobalto umettano orbita lasciva, lingua sciacqua con ptialina lacrime d'emoglobina; nobile lama affila anima di paraffina, lamina la muta stasi mentre sinapsi sublima, collima la tristissima tela che tocca tessere in stronzate ridondanti, con compresse di malessere. Il me in sere nere e tenebre poetesse tessono sensazioni pompanti velenoso nettare. Venti sigarette ammettono nevrosi ed ansia, sguardi latitanti e sorrisi di circostanza; mesti caduchi gesti restano connessi in flussi elicoidali, paralleli, senza mai lambirsi i nessi. Estroversi corpi assenti naviganti tra gli stenti annichiliscono se stessi per tragicità di eventi, estromessi i sentimenti, posti in fondo a scrigni argentei, celebranti il rito di mortalità di affetti algenti. Crisma: etilismo molesto ad ampio raggio, incrina coste nell'abbraccio porto in un incauto viaggio. Scura sagoma all'addiaccio pulsante amore ed astio. Cazzo, sarà la confusione il mio epitaffio.
11.
REM 01:52
In sera in sibili sinuosi sensazioni sazie, mutano serenità od amplificano ansie. Black hole ingurgita pensieri e losche masse, parallelo al pavimento per inversione dell'asse. Buio pesto il resto muto per ere, visualizzando l'accaduto o ció che dovrebbe accadere, relazioni deleterie fuse a percezioni eteree, immagini randomizzate erigono abominio: eggregora d'insieme. Congrega dell'empirico mesce con l'illusione, tesse fitta tela, trae da tenebra oblivione. Tenera collisione celebra la mutazione: soave ascesa della psiche su di un piano superiore. Silenzio gran maestro infranto sol da aliti fragili, collasso d'organismo inerme a simil-asfissia. Attimi scanditi da cupi battiti placidi. Frangenti cangianti in ridacciante atarassia. REM-iniscenza aggrega rapidi bulbi, permeabile corteccia fecondata da più Flussi. Amigdala emette effluvi d'essere convulsi: Onironauta immerso nell'oceano degli impulsi.

about

In tributo alla base.

Mandragora nasce e muore come un tributo alla base.
È altresì una raccolta di remix e di alcune tracce, registrate tra il 2013 ed il 2015, facenti parte di progetti altrui che non hanno mai visto la luce.

credits

released June 18, 2018

Traccia 3 FX by _scissor e Nabla
Traccia 11 FX by _scissor

Tutte le tracce sono state masterizzate da _scissor fatta eccezione per:

Traccia 1: Prodotta, mixata e masterizzata da Jazza, chitarre e violenze by DNA @ Redroom studio (Manoppello PE)

Traccia 5: Prodotta, arrangiata, scratchata, missata e masterizzata da Deva per "Dysphorìa Oximora" @ Anticamera Delle Arti Studio (Corigliano Calabro)

Traccia 8: Prodotta, mixata e masterizzata da Kletus.K @ Av-k studio


Grafica di _scissor

Grazie a Jazza, Arto, eNosferato, Drumvalski, _scissor, Daretta, Deva, Dj Pio, Ran, Kletus.K, Lambdabeat, Promo, A.rota.B, Krmstr.

Ringraziamento speciale a _scissor e Bobbit.

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Italian indipendent label about alt-rap, hip-hop, beats, noise and tunes

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